68

Ricordo già dalla terza media
Classificato tra i ragazzi della classe media
Di quelli: "Suo figlio può, ma non si applica" e sta
Sulla sedia in piedi perché il casino si fa e poi si rimedia

Son passati in fretta gli anni a tavoletta
Li ho guardati sfilare dal bus
Rubavo qualche motoretta, ma una cosa è certa
Mi promisi di non farlo più
E vivo come non ci fosse un domani
Perché il presente certo in forse è il domani, ah
Eppure corro come una saetta, tu mi dici: "Aspetta"
Ma ho paura di tornare giù

Dalla mia fermata, mi sembra quasi che
Su questa 68, ci sia ancora del posto
Quella prima è andata, mi guardi come se
Volessi darmi torto, e a me va bene così, va bene così

Mi dissero: "Fai lo scientifico, un futuro prolifico"
Ma la vita è molto più interessante quando si è in bilico, ah
Io già da piccolo un cervello granitico
Ma lo impegnavo in altro, quindi violai qualche articolo
Facevo la spola, sì tra strada e scuola
Quasi sempre chiamavano i miei
E in zona sono ancora Ernia di Bonola
E così resto dal 2006

Ci rimase male mamma al mio primo arresto
Diceva: "Pà, sbattilo fuori di casa, lo detesto"
Tra palazzoni e villette a schiera stavo nel mezzo
Così che prendevo da entrambi e mi comportavo in base al contesto
In zona mia ci passava soltanto un mezzo
La 68 portava fuori e portava in centro
C'era la metro, ma così non pagavo il biglietto
E non sapevo dove sarei finito, un po' come adesso

Dalla mia fermata, mi sembra quasi che
Su questa 68, ci sia ancora del posto
Quella prima è andata, mi guardi come se
Volessi darmi torto, e a me bene così, va bene così

Ti sei mai chiesto cosa fai, dove stai andando?
E se lo fai, come mai, perché stai a farlo?
Io che pensavo di esser morto tutto un tratto
Mi sono svegliato dentro la cabina di comando
Mi chiedi che farò da grande, rispondo il cantante
Come se non mi sia accorto di questo contante
Sorrido quando capita che dicano "ci metti troppo"
Perché la strada è più corta solo al ritorno

In uni iscritto a lingue, però quelle delle tipe
Per pagarmi i video ero l'insegnante di ripe
Poi, un biglietto di sola partenza, manco i soldi per la benza
A Londra mangiai riso tutta la mia permanenza
Dormivo dentro una soffitta con una croata
Sessantenne squilibrata che parlava con la bava
Eppure le volevo bene, come si vuol bene ai matti
Perché non si vivon le avventure se non ti ci adatti

Tornato stavo un poco messo, stavo un po' depresso
Per fare due lire avrei pulito pure il cesso
Trovai come dogsitter, poi di notte la reception
È per questo che ho paura di svegliarmi come Inception
Ed aspettavo il bus, quello delle sei e mezzo
Per andare in centro a dare i curricula da commesso
Non facevo domande, ero felice dopo tutto
E non sapevo dove sarei finito, un po' come adesso

Dalla mia fermata, mi sembra quasi che
Su questa 68, ci sia ancora del posto
Quella prima è andata, mi guardi come se
Volessi darmi torto, e a me bene così, va bene così

Dalla mia fermata, mi sembra quasi che
Su questa 68, ci sia ancora del posto
Quella prima è andata, mi guardi come se
Volessi darmi torto, e a me va bene così, va bene così



Credits
Writer(s): Stefano Tognini, Alessandro Pulga, Matteo Professione
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